Il movimento dadaista è nato in Svizzera nel 1916, nel pieno della prima guerra mondiale. E come un cataclisma coinvolse tutte le arti, da quelle visive alla letteratura. Si oppose alla guerra, ma la sua furia irriverente colpì tutti i codici e i linguaggi delle diverse forme espressive. Nella ricerca della totale libertà creativa gli esponenti del movimento irridevano tutte le regole, le usanze e le consuetudini della loro epoca. Una cesura netta con tutto il resto.
Dopo cento anni che è rimasto di quella ribellione culturale?
Noi ce lo siamo chiesti e ne parliamo sul numero 2/2016 della rivista “Articolo 33”.
Segnaliamo anche un interessante numero monografico della rivista milanese “La biblioteca di via Senato” che ringraziamo per la disponibilità verso i nostri lettori
Dopo la pandemia sarebbe giunto il momento di... leggi tutto »