VERONA. Il NUOVO MUSEO AFRICANO

 

 

Il MA, il nuovo Museo Africano di Verona.

La storia del Museo inizia nei primi anni del 900 quando i primi oggetti furono inviati a Verona dai missionari in Africa e messi in mostra in una stanza del grande edificio della Casa Madre dell’Istituto dei Comboniani. Solo nel 1938, venne istituito il Museo africano di Verona. L’iniziativa aveva un carattere prettamente missionario: offrire una vetrina delle attività dei missionari comboniani in Africa. Nei primi anni Settanta si decise di renderlo uno spazio aperto e strumento didattico per chi desiderasse conoscere l’Africa. In pochi anni, il Museo si trasformò in luogo di studio etno-antropologico sull’Africa, anche per mezzo della Biblioteca di Nigrizia (ricca di circa 20.000 volumi). Studenti di ogni grado ebbero modo di svolgere ricerche e preparare tesi di laurea su tematiche d’interesse etno-antropologico.

Gli anni successivi hanno visto un importante coinvolgimento di antropologi, ricercatori ed esperti di culture africane. Pur disponibile a ogni tipo di visitatore, il Museo si aprì sempre più al mondo scolastico e universitario. Negli anni successivi vi furono ulteriori rinnovamenti e il Museo si è radicato ulteriormente sul territorio con l’obiettivo principale di svolgere attività didattica e di occuparsi di educazione interculturale, d’informazione sul Sud del mondo.

Ora il Museo, appena rinnovato* (ottobre 2014), vuol riuscire a far dialogare i linguaggi espressi nella ricca collezione etno-antropologica con la tecnologia e i nuovi linguaggi video e multimediali per attualizzare, presentare e contestualizzare le tante complessità e diversità delle realtà africane.

Attraverso il gioco e i laboratori, il Museo diventa un luogo dove si può andare e ritornare più volte, dove si può imparare divertendosi, ma è anche un luogo di incontro, di aggregazione, di trasmissione di saperi, di conoscenza, di informazione ed è bello scoprire tutto questo insieme ai compagni di classe, alla famiglia.

Con il nuovo allestimento* il Museo è diventato coloratissimo:

Sezione colore verde

  • Il ciclo della vita, narrato attraverso la ricostruzione delle tappe fondamentali dell’esistenza umana, è come un viaggio che sfocerà un giorno nel ritorno al mondo degli spiriti e degli antenati cui ciascuno è destinato.

Sezione colore giallo

  • I mestieri ed attrezzi da lavoro utilizzati nei contesti rurali dei paesi dell’Africa sub-sahariana. L’arte del quotidiano illustrata attraverso gli oggetti di cultura materiale.

Sezione di colore arancio

  • Le maschere – uno dei mezzi con cui attrarre la forza sovrannaturale degli spiriti per porla a servizio del gruppo sociale – sono suddivise in varie categorie e indossate in danze organizzate a seconda del tipo di celebrazione.
  • Sezione colore grigio
  • Con danza e canto, la musica nella tradizione africana costituisce una delle più rilevanti espressioni artistiche. La pluralità di culture del continente ha dato origine a una grande varietà di strumenti musicali, diversi dei quali esposti nelle vetrine.
  • Sezione colore rosso
  • Religioni tradizionali africane: la dimensione religiosa nell’Africa tradizionale è onnicomprensiva, pervade tutto ciò che esiste: persone, società, natura e cosmo.

 

Ma – Museo – Verona direttore Venanzio Milani

*nuovo allestimento :

  • direttori artistici
    Laura Fasciolo e Massimiliano Troiani
  • progettisti
    Mauro del Maro e  Alessandro Tinti
  • curatrice settore etno-antropologico
    Alberta dal Cortivo
  • regia video
  • Massimiliano Troiani
  • speakers video
  • Filomeno Lopes, Dulce Evora, Khadija Abubakar

contributi artistici
Paola Terracciano (montaggio filmati); Gianni Fasciolo (grafica); Valentina Troiani (progetto decorativo)

Vicolo Pozzo 1, 37129 Verona  Tel. 045-8092199   045-8092100

 

info@museoafricano.org

http://www.museoafricano.org

 

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