E’ nata il 2 giugno 1946, voluta dal popolo italiano con un referendum, dopo 20 anni di dittatura fascista e dopo i disastri della seconda guerra mondiale. Una repubblica “democratica e fondata sul lavoro” come è definita nell’articolo 1 della Costituzione.
E 70 anni fa, proprio col voto popolare al referendum, si sancì finalmente il diritto al voto delle donne. Pensate, fino a 70 anni fa le donne, le nostre nonne e bisnonne, erano escluse dalla vita civile, non avevano diritti come cittadine. Solo 70 anni fa.
La Repubblica italiana nasce quindi con questo atto davvero popolare. E anche per questo, e per la successiva discussione nella Costituente che portò al varo della Costituzione, che è nata tra tante speranze.
La storia d’Italia e delle sue popolazioni è antica di millenni. Anche la storia della coscienza nazionale italiana è molto antica. Ne vagheggiavano già Dante e Petrarca. L’Italia unita è più giovane, 160 anni, e la Repubblica 70.
Gli anniversari sono spesso occasioni di celebrazioni formali, di rituali di facciata. Ma possono essere occasione per riflettere anche criticamente sulla nostra storia passata e presente e aiutarci a prefigurare un futuro vicino e lontano. E’ quello che ha tentato di fare la rivista “Articolo 33” con il saggio che potete leggere cliccando il link qui sotto.
La Repubblica italiana ha 70 anni
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