1921. L’attacco fascista alla Maremma

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Codice ISBN: ISBN 978-88-99900-76-2
   2022

Gli anni che seguirono la fine della Grande guerra (1919-1920) furono caratterizzati da mobilitazioni sindacali per la riduzione dell’orario di lavoro, gli aumenti salariali, la difesa dell’occupazione, i nuovi contratti colonici, la cessione delle terre incolte.

I grandi proprietari terrieri reagirono e, nell’indifferenza delle autorità statali, finanziarono squadre fasciste per ripristinare il loro dominio sui lavoratori. Iniziarono in Maremma, come in altre parti d’Italia, devastazioni, aggressioni, omicidi, stragi. Molte furono le vittime cadute sotto le violenze armate delle camicie nere. Quando nel 1922 si giunse alla marcia su Roma, la fascistizzazione della Maremma e del Paese era una realtà.

Proponiamo la rilettura di questi eventi perché essi costituiscono un pezzo della nostra storia e del lungo cammino dei lavoratori per la conquista dei diritti e delle libertà costituzionali.

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