Un'organizzazione del lavoro scolastico e un metodo didattico messo in opera un secolo fa che sembra scritto per la scuola di oggi. Questo è quanto racconta Roger Cousinet in questo libro che delinea una scuola primaria che lavora a partire dall'interesse dei bambini e non da quelli del maestro e non scandita da programmi astratti.
Ispirandosi a Tolstoj, Rousseau, Dewey, l'autore sostiene che la scuola non debba istruire alla vita, ma essere la vita stessa. Nasce così, dopo uno studio approfondito della pedagogia e della psicologia più avanzate dei suoi tempi, il metodo del lavoro libero per gruppi, dove l'insegnante non insegna, ma organizza un ambiente scolastico nel quale i bambini lavorando per piccoli gruppi sviluppano conoscenze sempre più raffinate e imparano le regole grammaticali o i calcoli matematici applicandoli sul campo e comprendendone l’utilità.
Una classe che diventa un laboratorio permanente dove si esercitano attività scientifiche, manuali, artistiche, dove i tempi di scuola si adeguano al lavoro degli alunni e non viceversa, dove i ragazzi non si annoiano e si istruiscono insieme al loro maestro e dove non c'è frammentarietà del sapere.
Leggere la storia di questa esperienza e del metodo che l'ha ispirata e condotta dovrebbe far riflettere sulla scuola attuale, sempre più burocratizzata e lontana dalle sensibilità e dagli interessi delle nuove generazioni.
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