I saggi contenuti in questo volume rilanciano il dibattito sulla valutazione educativa nell’ottica della sostenibilità del sistema. Esplorano la tesi di una valutazione che aiuta a migliorare le capacità di insegnamento e favorisce i processi di apprendimento contro l’ideologia meritocratica di una valutazione puramente quantitativa e sanzionatoria.
Valutare è processo complesso, che intreccia aspetti e momenti formali ad altri informali: si valutano gli alunni nel loro percorso educativo e formativo, si valuta il lavoro docente, si valuta la scuola, si valuta il sistema istruzione nel suo complesso. La domanda che percorre questo volume è quale sia il senso della valutazione. La risposta che propone è di ripensarne lo scopo non come quello di cogliere in fallo il valutato, ma piuttosto di acquisire elementi utili affinché anche da un errore o da un fallimento si tragga spunto per correggere, migliorare, aiutare i ragazzi, i docenti, la scuola, il sistema a garantire il successo formativo, rispettando le diversità e gli orientamenti degli studenti. La proposta, nelle tesi degli autori dei saggi, è che una valutazione autentica e inclusiva è possibile se sganciata da logiche competitive e dalla tirannia dei numeri e delle classifiche.
Il libro si conclude con un confronto con i principali sistemi di valutazione europei e un glossario pedagogico-didattico dei termini più comuni utilizzati in ambito valutativo.
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