Bibbiena Editoria Arte è alla terza edizione

BEA-Bibbiena Editoria Arte riparte per la sua terza edizione con le stesse prerogative delle prime (2014, 2015), per dare spazio e voce alle più diverse forme d’espressione artistica e creativa. Un’edizione, quella che si snoda nel mese di settembre 2016, di cui filo conduttore è la musica, non come quinta sonora, come semplice contrappunto o accompagnamento per altre forme di arte, piuttosto come elemento espressivo che riesce a dialogare, a costruire dialettiche concrete con ogni altra creazione artistica, cui contribuisce aggiungendo cromatismi nuovi ed inattesi, giocando un proprio protagonismo oltre i momenti canonici cui è comunemente relegata.

Ma BEA 2016 si presenta anche con altre novità rispetto alle edizioni precedenti. La prima riguarda i tempi, non più concentrati in un’unica settimana, che attraversano l’intero mese di settembre, così da dare la possibilità a chi volesse parteciparvi di poterlo fare con maggiore libertà di movimento. E poi i luoghi, non solo il centro storico di Bibbiena, ma anche le altre realtà del territorio, per coinvolgerle nella prospettiva di una rassegna sempre più partecipata e condivisa.
Anche quest’anno il calendario degli eventi è ricco e variegato, a partire da alcune ricorrenze che non potevamo trascurare (i 50 splendidi anni dell’Istituto “Ernesto De Martino”, cui è dedicata la giornata iniziale, e i 500 anni dell’Orlando Furioso che abbiamo voluto celebrare in modo non canonico rivolgendoci a quella geniale creazione poetica ed espressiva che è l’ottava rima), un calendario che, come è consuetudine per questa rassegna, non poteva trascurare ogni forma espressiva dell’arte. Mostre, concerti, libri, video, recital, sono la quintessenza di una rassegna che ha come obiettivo primario la ricerca di una cultura della contaminazione, perché se riescono a coesistere e dialogare tra loro artisti e forme d’arte lontane, allora ci si attende un contagio positivo che induca, in nome e per conto di un’incessante ricerca della bellezza, le donne e gli uomini in ogni contesto si trovino a fare lo stesso. Vi ricordiamo anche che è possibile vedere, sino al 30 settembre 2016, presso ARCA, Museo Archeologico del Casentino “Piero Albertoni, la mostra “Al tempo quando non c’era il tempo” di Aldo Palazzolo.

 

Per il programma e per saperne di più:

www.milleforme.altervista.org

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