Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
Dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quïete
Io nel pensier mi fingo, ove per poco
Il cor non si spaura.
E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei.
Così tra questa
Immensità s’annega il pensier mio:
E il naufragar m’è dolce in questo mare.
L’Agenda della FLC quest’anno è dedicata a GIACOMO LEOPARDI per celebrare i 200 anni dell’Infinito
L’Agenda – che piace a professori e studenti – è introdotta da due saggi, uno di Francesco Sinopoli, Segretario generale della FLC e l’altro di Ermanno Detti, scrittore
Le bellissime illustrazioni di Alberto Ruggieri accompagnano i testi tratti dalle opere di Leopardi.